sabato 30 gennaio 2010

LUNA PIENA DI IMBOLC

Oggi 30 gennaio 2010, in Avalon si festeggia Imbolc. Questa lunazione viene chiamata LUNAZIONE DEL DILUVIO.
Vi lasciamo un breve assaggino dell'articolo sulla Luna di questa mese e vi auguriamo FELICE IMBOLC! (anche se voi probabilmente lo festeggerete tra qualche giorno...)

IL DILUVIO:
Am loch i m-maig
(Luna Piena tra il 21 gennaio e il 17 febbraio)
Benvenuta Luna del Diluvio!
Pioggia e neve coprono la terra d'acqua,
il duro terreno avrà il suo disgelo che lo trasformerà in fango fertile, dove potranno germogliare i semi.

Qualsiasi parte di noi che sia congelata e rifiuti di crescere deve lasciare il posto al dissolvimento benedetto del Diluvio.

Nel mese di Anagantios la Natura si prepara ad affrontare il periodo più freddo dell'anno, durante il quale deve trovare dentro se stessa la forza necessaria per sopravvivere alla durezza della stagione. Gli animali soffrono per il freddo e per la limitata possibilità di approvvigionamento alimentare, così, per superare questo periodo ed ottimizzare le energie, molte specie entrano nel cuore del letargo ed altre riducono drasticamente le attività. Questo è proprio ciò che suggerisce la traduzione del termine anagantios: la particella an- iniziale è senza dubbio privativa e il tema -anagantio- sembra essere una forma participiale della radice ag- (condurre, andare, portare); nell'irlandese antico troviamo infatti ag- con il medesimo significato, nel gallese agit (essi vanno), nel latino ago... Perciò anagan indicherebbe un periodo nel quale non si viaggia, in cui si resta e, probabilmente, si riposa. Solitamente viene interpretato come mese in cui si sta in casa, tempo della protezione o tempo del riposo. La fine dell'inverno infatti, è un momento in cui le provviste sono quasi terminate, la selvaggina scarseggia e la natura non si è ancora risvegliata, indicato perciò a preservare le energie.

Potete quindi constatare voi stessi che lo studio degli influssi lunari è interamente basato sull'osservazione della Natura. Nonostante i climi possano essere diversi nelle varie zone della Terra, è possibile riscontrare degli elementi comuni che rappresentano le linee guida su cui basarsi per proseguire con uno studio più approfondito.

Non solo i Celti, infatti, davano questo significato alla lunazione: gli Indiani d'America, ad esempio , la chiamavano Luna del Lupo, proprio perché i lupi sono tra gli animali che riducono le attività in questo periodo, rinchiudendosi nelle proprie tane. E non dimentichiamo che nell’antica Roma il 15 febbraio avevano luogo i Lupercali, in onore di Luperco, l’uccisore di lupi, il cui tempio, il Lupercale, era la grotta, sotto il Palatino, nella quale Romolo e Remo erano stati allattati dalla Lupa. Durante i Lupercali, i sacerdoti del Dio, nudi, percorrevano le strade di Roma sferzando la folla con corregge ritagliate nel cuoio del capro che era stato appena sacrificato. Le donne sterili tendevano mani e schiena, con la speranza di essere in tal modo fecondate. Il significato della festività era semplice: era importante espiare le vecchie colpe (si riteneva che Luperco avesse ucciso la Lupa che aveva nutrito i fondatori di Roma) prima dell’inizio del nuovo anno e della promessa di una fecondità futura.

I lupi appartengono ad una specie monogama, vivono in gruppo e restano nella stessa famiglia/branco per tutta la vita. Dal branco dipende l'affetto, la conoscenza, il sostegno morale, la vita stessa. Quest'animale ha infatti un forte senso di partecipazione e di protezione all'interno del branco, ma al tempo stesso vive una forte individualità e possiede una spiccata personalità. Simbolo di maternità e di unità familiare è principalmente un maestro che insegna a capire le relazioni profonde che uniscono ogni uomo con i suoi simili e con tutti gli esseri viventi che popolano la Terra.

La lunazione suggerisce quindi di trascorrere del tempo con la nostra famiglia spirituale, naturale e divina, ricordando che ciò che siamo lo dobbiamo anche a quello che loro ci hanno dato, nel bene e nel male. E' tempo di godere della compagnia di coloro che amiamo facendoci coccolare, rilassandoci e percependo tutta la protezione che la nostra casa e la nostra famiglia possono darci. Se ci sono problemi o incomprensioni questo è un buon momento per fermarsi e trovare la calma per affrontarli, poiché le energie pacate di questa luna possono aiutarci ad infondere nella nostra famiglia spirito di solidarietà, di amore e di mutuo interesse. Chi non ha famiglia può dedicare le sue attenzioni ai vecchi e più cari amici.

Nella cultura celtica il lupo è una guida per coloro che si avventurano nei mondi spirituali, il messaggero della Dea della Morte-nella-Vita e funge da accompagnatore nella Terra dei Morti, guidando le anime attraverso le foreste dell'Altromondo.
Chi meglio di lui può guidarci e aiutarci, mentre, nelle profondità del nostro inconscio, ci confrontiamo con le nostre paure più profonde?
Sebbene abbiamo ormai varcato le porte del semestre buio dell'anno, le energie sono ancora interamente rivolte all'interno, in un viaggio solitario verso la saggezza.

Imbolc, culmine della Stazione del Confronto, giunge assieme a questa luna piena, inondandoci delle sue energie di purificazione e guarigione. Nella versione del Táin Bó Cúailnge contenuta nel Libro Giallo di Lecan, la festa di Imbolc è indicata come la féil Bridge, la festa di Brigit, e corrispondeva ai Lupercales romani, festa della purificazione e della fecondità della fine dell’inverno. Il nome Imbolc è stato appunto tradotto come purificazione, ma secondo Vendryes, imb- sarebbe un prefisso intensivo, seguito da folc, acquazzone. Quest’interpretazione potrebbe essere giustificata dall’antica quartina che recita:

Assaggiare ogni vivanda secondo l’ordine,
ecco quello che si deve fare ad Inbolc;
lavarsi le mani, i piedi, la testa,
è così come dico.

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